Il Celestron C8 è uno dei più famosi tubi ottici nel panorama commerciale , conosciuto praticamente da tutti gli astrofili . Il suo schema ottico è il famoso Schimdt-Cassegrain (SC), composto da uno specchio primario mobile per la messa a fuoco sferico aperto a f2 e uno secondario sempre sferico che moltiplica a 5x , di conseguenza il classico f10. Lo specchio secondario viene tenuto in posizione da una lastra correttrice.La lastra ha il compito di divergere verso i boridi e convergere al centro , cioè serve per correggere l'aberrazione ottica residua.
Il C8 è per concezione uno strumento adatto a chi si deve spostare in cerca di cieli bui grazie alle sue dimensioni e al ridotto peso considerando i suoi 8 pollici (203 mm).
Come tutti i catadiottrici si deve fare i conti con l'ostruzione dello specchio secondario che per il C8 è pari al 34% .
La celestron , come le altre case produttrici, ha negli anni migliorato le proprie ottice introducendo diversi trattamenti delle superfici ottiche , il primo trattamente fu lo Starbright per aumentare la luminosità dello strumento , negli ultimi anni ha introdotto il trattamento XTL migliorando ancora la luminosità della lastra.
Il C8 quindi si presta bene per essere uno strumento tutto fare , avendo una buona apertura gli permette di raccogliere abbastanza luce per mettere in evidenza anche oggetti del cielo profondo e grazie alla lunghezza focale è adatto anche per pianeti e luna. Purtroppo il fatto di essere uno strumento tutto fare è anche un limite , essendo buono per tutto non eccelle in nulla .
Il C8 regge poi molto bene la collimazione , infatti anche dopo diverse notti e km di spostamenti non ho mai dovuto collimare .
Uno dei difetti principali che ho notato sul C8 è il sistema di messa a fuoco , infatti oltre alla sensibita della manopola , sicuramente molto migliorabile , si ha il cosidetto image shift , cioè lo spostamento del primario .Ho risolto il primo problema ed in parte il secondo dotandomi in un focheggiatore esterno.
Un altro difetto del C8 , ma in generale di tutti gli SC , è la facilità di appanamento della lastra correttrice nelle notti umide come pure il tempo di acclimatamento delle ottiche abbastenza lungo. Ultima annotazione riguarda la focale abbastanza lunga che rende un pò difficoltosa la visione di oggetti del cielo profondo, problema risolvibile in astrofotografia con riduttori di focale.
Ultimo appunto è la sensibilità allo scarso seeing , ma questo è sicuramente un problema anche dei Mak o dei Newton.
Focheggiatore di serie del C8
Lastra Correttrice e secondario
Celestron C8 su Orion Atlas EQ-G Goto
Per esperienza personale posso dire che otticamente il mio C8 è molto buono , in serate di seeing decente , dai 5/10 in su Saturno si incominciano a scorgere dettagli dell'atmosfera del pianeta e si intravede la divisione di Cassini sugli anelli ; su Marte invece si riesce a osservare vari dettagli come le calotte polari e le diversità della superficie.
In una notte con seeing particolarmente favorevole sono potuto arrivare fino a 400x senza perdere nitidezza .
La luna invece risulta sempre spettacolare , con possibilità di osservare anche crateri molto piccoli con un buon contrasto.
Purtroppo , a oggi , non ho ancora potuto osservare Giove , ma sicuramente con un buon seeing mi regalerà molte emozioni...
Nel cielo profondo ho avuto poche occasioni per mettere alla prova il mio C8 , se non per brevi e fugaci prove su M42 , M44 , M45 e M57 sempre con seeing e trasparenze scarsi o la più mediocri.In M42 sono riuscito a scorgere abbastanza facilmente la nebulosità attorno al nucleo formato da alcune stelline , mentre con gli ammassi aperti di M44 e M45 la lunga focale non mi ha permesso se di inquadrare tutto l'ammasso(quando le ho osservate non ero ancora in possesso di un oculare a grande campo e mi rimando un giudizio a breve) , mentre M57 sono riuscito ad intravedere la sua forma a batuffolo senza però riuscire a vedere molti dettagli.
In definitiva il C8 è uno strumento ottimo per chi vuole una buona apertura ad un prezzo accessibile ,facilamente trasportabile e utilizzabile in tutti i campi comunque sempre tenedo conto dei suoi difetti , dovuti in definitiva allo schema ottico frutto di compromessi..
giovedì 3 aprile 2008
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